Di sicurezza sul lavoro si parla tanto, ma purtroppo, almeno in Italia, si fa molto poco. C’è però un modo indiretto di proteggersi da tutti i possibili pericoli che possono occorrere sul posto di lavoro, e non solo, che è la polizza infortunio. Si tratta di una polizza sanitaria in cui c’è da una parte il contraente che si impegna a pagare alla compagnia un premio annuo calcolato sulla base di determinati parametri, e dall’altra la compagnia stessa che in caso di infortunio del suo assicurato si impegna ad erogare a suo favore un indennizzo in denaro.
Come detto questo tipo di prodotti non è associabile solo a sinistri avvenuti sul posto di lavoro. Esiste ad esempio la polizza infortuni e malattia che estende le coperture di cui sopra anche al caso in cui l’invalidità temporanea dell’assicurato, sia dovuta a cause di malattia, e non di infortunio (ad esempio un ischemia che riduce per un certo periodo le capacità di deambulazione della persona).
Definizione giuridica di infortunio
A livello normativo le compagnie riconoscono come infortunio un sinistro che avviene in maniera fortuita (ovvero a prescindere dalla volontà del malcapitato), causato da fattori esterni (che siano essi causati da cose o da persone), ed in maniera inattesa (ovvero tale da non essere ragionevolmente evitabile da parte della vittima).
Il costo del premio annuo di una polizza malattia e infortuni (o anche di una polizza “solo” infortuni) viene determinato sulla base di fattori legati all’assicurato come la sua età, il tipo di professione che fa, il suo stile di vita.
Chi non può accedere alle polizze infortuni
Sulla base di quanto anticipato ogni singola compagnia ha definito una sorta di black list, ovvero dei criteri che definiscono chi non può essere coperto da una polizza infortuni. I più classici e comuni sono quelli che vietano la stipula di queste polizze a tossicodipendenti o a persone con pregressi e noti problemi di alcolismo.
Anche la professione può influire sulla possibilità di acquistare una polizza di questo tipo; ad esempio uno stunt man troverà molta più difficoltà a trovare una compagnia che lo assicuri rispetto al classico impiegato. Esistono infine precise prescrizioni e clausole, molte delle quali sono a salvaguardia delle compagnie; ad esempio una clausola potrebbe prevedere il non pagamento dell’indennizzo nel caso in cui l’assicurato dovesse infortunarsi a seguito di un lancio col paracadute, e nel caso in cui questa attività sportiva non fosse stata precedentemente dichiarata alla compagnia.
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Come scegliere la migliore polizza infortuni
Per scegliere la miglior polizza infortuni bisogna partire da una analisi del proprio caso d’uso. Di che tipo di copertura abbiamo bisogno? Riteniamo di essere degli assicurati a rischio a causa della nostra professione e dei nostri hobby? Abbiamo anche bisogno di associare una polizza salute o una polizza per il rimborso delle spese mediche?
Al di là di quella che è la risposta che ogni singolo da a queste domande bisognerà comunque mettere più e più polizze infortuni a confronto. Dal confronto di più polizze infortuni riusciremo ad avere un’idea sul costo medio di questi prodotti. Costo medio che normalmente tende ad essere più basso se si acquista una polizza infortuni online: basta calcolare un preventivo online per rendersi conto del risparmio ottenibile.
La polizza infortuni aziendale
L’acquisto di una polizza infortuni on line può essere effettuato da singoli che vogliono provvedere “in proprio” a proteggersi da ogni tipo di sinistro, o anche attraverso l’acquisto per mezzo di aziende. Anzi in Italia sono proprio le aziende e le imprese, soprattutto quelle medio grandi, le premi acquirenti di polizze infortuni che ovviamente vengono poi girate, sotto forma di benefit aziendale, ai propri dipendenti.
Una soluzione quest’ultima, anche più vantaggiosa in termini economici rispetto all’acquisto in proprio, in quanto acquistando tramite azienda si possono raggiungere costi medi più bassi per singola polizza oltre a usufruire della possibilità di scaricare parte del costo in minori tasse.